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1979 > Di chi è la colpa (Bompiani)

1979-di_chi_la_colpaAcquista libro su IBS

Dialoghi in attesa o in affossamento del romanzo e della soluzione della sua crisi permanente, che però svolgono un’unica storia frammentaria, ma con un unico stampo. Il lettore si troverà di fronte a un personaggio sfaccettato il quale parla in tutti i dieci capitoli e suscita noccioli di personaggi nuovi e diversi, che il buon ritmo della battuta fa passare in un’accanita, divertente, successione scorrevole e legata. Formalmente i dialoghi stanno fra le “operette morali” e l’atto unico da teatro. Alcuni più corali come Il campo di distrazione, I dolori psicosomatici e Lo scrittore e il play-boy; alcuni strettamente a due, come l’erotico e svagante Il giovane artista e la giovane sindacalista.

Tematicamente l’ironia della disperazione e il far capolino della speranza sono forse ancora il filo che passa attraverso tutti i dialoghi e li cucie come cuciva i versi della Corda corta. Ma è un’ironia ragionata e ragionevole: essa tende a scoprire il posto dell’artista, uomo o donna, nel vivere attuale e nei suoi mali. La colpa di questi mali non si sa bene a chi e a che cosa attribuire in blocco (e ci si prova sempre): a difetti eterni dell’uomo, a un peggioramento dei suoi difetti, al diavolo, a una troppo timida ricerca di Dio, alla tecnologia, al cuore privato, alle disfunzioni del sesso, all’ingiustizia economica. In tutto il libro batte la domanda: di chi è la colpa?